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Curzio Malaparte - La pelle

"La nostra vera patria è la nostra pelle"

Curzio Malaparte (1898 – 1957) è stato uno degli autori italiani più controversi del Novecento. Si definiva L’Arcitaliano: la sua vita, le sue scelte politiche, hanno proiettato un’ombra sulla sua produzione letteraria, relegandolo nell’oblio fino a pochi anni fa.

Con “La pelle” (1949), racconto crudo, vertiginoso e addolorato della liberazione di Napoli da parte degli Alleati, riscopriamo l’originalità e la modernità di uno scrittore che attinge alla disperazione e al dolore dei vinti, all’innocenza dei vincitori, rappresentando la fine della guerra tramite ciò che resta dell’umanità.

Nella scrittura di Malaparte la verità si mischia con la bugia, con l’esagerazione, con l’eccentricità, dando vita a un racconto cupo, osceno e malato di quella liberazione che aveva travolto Napoli rendendola schiava di nuovi vincitori.

Voce recitante Christian Poggioni

Accompagnamento musicale quartetto swing La classe degli asini

Stefano Torre (voce, ukulele)

Roberto Antona(chitarra)

Ivano Belloni (clarinetto)

Marco Doldi (contrabbasso)

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