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La grande guerra

“Solo i morti hanno visto la fine della guerra”

28 luglio 1914, un mese dopo l’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando, l’Austria dichiara guerra alla Serbia, dando il via alla prima guerra mondiale.

Nel centesimo anniversario dell’inizio del conflitto, il racconto della Grande Guerra è proposto in uno spettacolo di taglio fortemente storico, teatralmente incastonato in una cornice multimediale: poesie, lettere, racconti, canti di guerra, audio e video d’epoca, discorsi e voci originali, che riemergono dal passato con proclami di disfatte o di vittorie.

La drammaturgia dello spettacolo si sviluppa grazie a parole, musica ed immagini che scandiscono quattro capitoli:

  1. La guerra in trincea
  2. Gli eroi
  3. I padri, le madri, le mogli
  4. La tregua

La guerra in trincea

I versi di Giuseppe Ungaretti, Clemente Rebora, Corrado Alvaro e le testimonianze di anonimi soldati restituiscono l’orrore della guerra di trincea, che catapultò milioni di giovani in una dimensione infernale, in grado di scoraggiare e distruggere la psiche del più fervente interventista.

Gli eroi

Sul palcoscenico di questa immensa tragedia non mancarono uomini capaci di mantenere la dignità e di offrire la vita al servizio dei loro compagni e del loro paese. Spesso decorati, a volte ignoti, li ricordiamo come eroi. Lo spettacolo racconta il sacrificio di tre di questi uomini.

– Enrico Toti, bersagliere disabile

– Don Giovanni Mazzoni, cappellano militare

– Francesco Baracca, aviatore gentiluomo

I padri, le madri, le mogli

Accanto alla sofferenza degli uomini schierati al fronte, si leva il lamento silenzioso, lo strazio e la paura di coloro attendono un ritorno appeso al filo del destino.

La tregua

Vigilia di Natale 1914, nelle trincee del fronte di Ypres, in Belgio, i soldati delle opposte trincee escono allo scoperto e nella micidiale terra di nessuno si abbracciano, fumano, cantano insieme, si scambiano doni. Si organizza persino un’estemporanea partita di calcio, che termina quando la palla colpisce un tratto di filo spinato e si sgonfia. È la tregua di Natale.

La lettera di un soldato inglese racconta questo evento eccezionale, testimonianza di un sentimento di fratellanza universale più forte del rombo dei cannoni.

Diretto e interpretato da: Christian Poggioni

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