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Spettacoli per le scuole superiori

Il teatro, comunicando a livello emotivo, ancor prima che razionale, può integrare in maniera estremamente efficace i programmi didattici, permettendo ai ragazzi di approfondire e appassionarsi ai contenuti studiati in classe.

Vi proponiamo dunque di assistere agli spettacoli direttamente nella vostra scuola. La compagnia dispone del materiale tecnico per allestire gli spettacoli in aule magne, palestre, saloni. Le date degli spettacoli vengono concordate con gli insegnanti. Le rappresentazioni possono essere sia mattutine che pomeridiane. Nel caso di piccole aule e tanti studenti lo spettacolo può essere replicato due volte nella stessa mattina/pomeriggio.

Recitare in un’aula o in uno spazio non convenzionale crea un rapporto diretto tra lo spettacolo e gli studenti che, a pochi passi dagli attori, possono quasi “toccare con mano” la scena, avendo l’impressione di farne parte. I ragazzi possono così percepire il teatro, non come un’arte distante, quasi da museo, bensì come un evento concreto e coinvolgente, il cui messaggio artistico ed umano punta dritto al corpo ed al cuore dello spettatore.

Ogni spettacolo è seguito da un incontro con la compagnia che, prima ancora di togliersi i costumi e struccarsi, dialoga con gli studenti, alla scoperta del “dietro le quinte”:

  • L’attore: calarsi nei panni del personaggio con il corpo e la voce.
  • Il regista: le prove e il metodo di lavoro con gli attori.
  • Il testo: scelta, lettura, traduzione e adattamento drammaturgico.
  • L’allestimento: scenografia, costumi, trucco, musica e luci.

I titoli disponibili sono tutti quelli descritti nella pagina degli spettacoli di Christian Poggioni, con l’aggiunta di eventi pensati specificamente per i programmi didattici delle scuole superiori:

Percorsi di letteratura classica
  • Alla corte di un giullare
  • Inferno, Purgatorio e Paradiso di Dante
  • Il Decamerone
  • Goldoni Mémoires
  • Intorno a Manzoni
  • Giacomo Leopardi
  • Kaos, dalle novelle di Pirandello
  • Edipo re di Sofocle
  • I persiani di Eschilo
  • Iliade di Omero
  • Shakespeare’s Memories
  • Canto di Natale di Charles Dickens
  • Aspettando Godot
Percorsi in lingua inglese
  • Apology of Socrates
Percorsi trasversali
  • Tradimenti, da Erodoto a Totò
  • Nostos – sognare, viaggiare, tornare
  • Non al denaro, non all’amore né al cielo
Percorsi storico-filosofici
  • Apologia di Socrate
  • Simposio di Platone
  • Erodoto e le Guerre Persiane
  • La notte degli ulivi – Il vangelo secondo Pilato
  • Vita di Galileo
  • La grande guerra
  • Shoah e memoria
Percorsi di letteratura contemporanea
  • Cesare Pavese, quell’antico ragazzo
  • Tiziano Terzani, un guerriero di pace
  • Lezioni spettacolo dedicate a Gadda, Pasolini, Calvino, Pontiggia, Camus
Percorsi di educazione civica
  • Ultima arringa di Piero Calamandrei in difesa della Costituzione

Gli insegnanti dicono di noi

Prof. Enzo Sparasci, docente di lettere, Liceo artistico “M.Rosso”, Lecco

La suggestione degli spettacoli di Christian Poggioni e la sua personale capacità di catturare e mantenere l’interesse dei ragazzi, stando dentro o anche fuori il personaggio che di volta in volta interpreta, hanno trasmesso quella scossa elettrica senza la quale il teatro non sarebbe teatro, aprendo sui testi oggetto della rappresentazione una prospettiva nuova che ne ha trasfigurato lo stesso significato. È infatti scontato sottolineare come il teatro abbia ancora questo specifico potere di attrazione grazie alla fisicità della messinscena e alla forza comunicativa della voce viva che può rianimare anche testi destinati dalla consuetudine scolastica a una lettura silenziosa che ne mortifica le potenzialità emotive e, di conseguenza, una più profonda penetrazione cognitiva. Il teatro di Poggioni, grazie a una lunga frequentazione degli ambienti scolastici, sa strappare i singoli studenti al loro anonimato, li convoca come individui e li fa entrare nell’unicità dell’evento che si realizza “qui e ora”, forse perché non esita a guardarli negli occhi e a chiedere che lo riconoscano dal momento che lui li hai riconosciuti come suoi interlocutori privilegiati (almeno questa è l’illusione, cioè ancora una volta il teatro!).

Prof.ssa Gabriella Orlandi, Marilena Favini, Anna Savastano, docenti di lettere, Liceo classico “G.Berchet”, Milano

Da vari anni Christian Poggioni allestisce suoi spettacoli al Liceo Berchet. Insieme a vari colleghi che vi hanno partecipato vorrei esprimere un parere estremamente positivo per i seguenti motivi:

Gli spettacoli sono di elevata qualità sotto l’aspetto culturale e la cura nell’ allestimento

Gli spettacoli ai quali abbiamo assistito (Nostos e Tradimenti) hanno favorito l’approfondimento di alcune parti del programma scolastico

L’opportunità di ospitare degli attori a scuola, anziché in teatro, grazie al contatto diretto con gli studenti e la possibilità di dialogare direttamente con gli attori stessi alla fine dello spettacolo, crea un interesse particolare e fa nascere il desiderio di approfondire e di ripercorrere i testi drammatizzati, tanto che gli studenti chiedono che venga loro fornito il copione.

In conclusione, intendiamo continuare a fruire delle prestazioni di Christian Poggioni e dei suoi spettacoli che costituiscono un arricchimento per l’insegnamento scolastico.

Prof.ssa Carmela Salvatorelli, Mariangela Caputo, docenti di lettere, Liceo scientifico, classico, linguistico “E. Fermi”, Cantù (Co)

I percorsi contenutistici degli spettacoli sono didatticamente molto stimolanti soprattutto quando le pièces sono costruite “attraversando” l’opera omnia di un autore, di un periodo storico-culturale, oppure utilizzando documenti di varia estrazione ideologica e culturale. Per i ragazzi è come se ciò che è stato studiato su un libro prendesse vita e concretezza in un contesto nuovo. La scelta dell’essenzialità degli elementi scenici consente di valorizzare la forza evocatrice della parola, cosa che per gli studenti del nostro tempo è di vitale importanza. La possibilità di avere lo spettacolo a scuola permette a molti ragazzi, che altrimenti mai si recherebbero a teatro, di entrare in contatto con questa forma di spettacolo, anche a costo di perdere il fascino dello spazio scenico. Se poi gli attori sono più di uno, il coinvolgimento è ancora maggiore. L’attore non è una figura lontana, è qualcuno che si confronta con i ragazzi, a cui vengono poste domande di cui a volte ci si vergogna di fronte a un docente, le cui risposte non appaiono libresche.

Prof.ssa Gemma De Santis, M. Adele Manca, Elisabetta Mondelli, docenti di lettere, Liceo scientifico “P. Giovio”, Como

I ragazzi vengono in contatto con una forma di comunicazione diversa, utile anche come mezzo per approfondire i programmi scolastici, ne rimangono coinvolti e affascinati grazie alla professionalità di Christian Poggioni, alla sua passione e alla capacità di relazionarsi con un pubblico giovane.

Valore aggiunto è sicuramente il dialogo dell’attore con i ragazzi sia nella presentazione dello spettacolo che nel dibattito e confronto al termine della rappresentazione.

Prof.ssa Ornella Marelli, docente di lettere, Liceo classico “A. Volta”, Como

Ho conosciuto Christian anni fa e ne ho da subito apprezzato il lavoro, una sapiente riedizione dei classici che mi piace che i miei ragazzi accostino sulla scena.

L’originalità del taglio di alcune sue pièce e l’obiettiva energia profusa nell’interpretarle hanno costantemente colpito la platea giovanile che ha potuto, in presa diretta,  esprimere all’attore il proprio gradimento o condividere con lui qualche dubbio.

La ricchezza di spunti concentrati in rappresentazioni di fruibilità ottimale ha spesso consentito una proficua ripresa in classe delle tematiche in questione, con un angolo prospettico nuovo o non scontato.

L’emozione che una rappresentazione teatrale per lo più goduta all’interno del proprio istituto ha generato dura a lungo e appassiona come la lezione ordinaria difficilmente riesce a fare.

Prof.ssa Gabriella Carpani, docente di lettere, Liceo linguistico e delle scienze umane “C. Porta”, Erba (Co)

Può sembrare un paradosso, ma il teatro è il luogo dell’autenticità. Gli stati d’animo e le emozioni dei personaggi sono vive e tangibili. I ragazzi sanno ben riconoscere nel qui ed ora dell’azione scenica la vita vera con le sue contraddizioni, i suoi slanci e i suoi bruschi cambiamenti di rotta. Portare degli adolescenti a teatro è una sfida quasi sempre vinta contro il mondo virtuale dei videogiochi o l’impostura dei reality. Portarli a scuola è un dovere.

Le riduzioni sceniche delle vite di autori proposte dalla compagnia/Poggioni sono una preziosa occasione per dare corpo e umanità ai protagonisti di carta dei manuali scolastici e possono illuminarne un aspetto inedito, non esplorato nel percorso di studio.

È stato intrigante seguire l’evolversi del genio creativo di Shakespeare o le pagine dei Mémoires goldoniani in cui esplode prepotente l’amore per il Teatro del grande veneziano.

È un gioco affascinante per gli studenti che non sono soltanto degli spettatori ma i destinatari di confidenze sull’arte e la poetica altrimenti consegnate all’aridità del linguaggio tecnico dell’insegnante o del libro di testo.

Un autentico punto di forza delle proposte di Christian Poggioni sono le drammaturgie originali Nostos, Tradimenti….

Per gli studenti è come avventurarsi in un sapiente gioco multimediale dove le parole, la gestualità e le immagini, e a volte la musica, si offrono insieme per tradurre molteplici punti di vista su un tema. È un caleidoscopio di grande intensità emotiva e porta gli studenti a considerare un tema, un argomento da diverse angolazioni. Una bella palestra per i lavori interdisciplinari a cui sono chiamati dai programmi scolastici o dalla tesina dell’esame di Stato.

 

La presenza degli attori a scuola può a volte ridurre la magia prodotta da un grande palcoscenico attrezzato e con un ricco apparato scenico, ma il piccolo e intimo spazio scenico ricreato in istituto ha il pregio di creare un clima rilassato, meno difeso.

È facile per i ragazzi porre domande agli attori per capirne il lavoro tecnico e drammaturgico. Infine, la povertà di arredi e costumi luci ed effetti speciali aiuta i ragazzi a cogliere  che nell’arte povertà non significa assenza di verità e di bellezza.

Un ‘altra bella sfida.

Prof.ssa Elena Ferrini, docente di lettere, Liceo delle scienze Umane, musicale, linguistico “T. Ciceri”, Como

Assistere a spettacoli teatrali costituisce, per tutti gli esseri pensanti, uno dei modi più coinvolgenti e convincenti per capire il mondo, le vite e i drammi umani di personaggi illustri e comuni del passato e del presente, se stessi.

È un’esperienza che i giovani studenti ricordano e rielaborano nel tempo. Ho accompagnato varie classi, oltre ad amici adulti, agli spettacoli di Christian Poggioni ottenendo risposte sempre positive.

A simili esiti concorrono non solo il naturale piglio dell’attore che cattura e trattiene l’attenzione del suo pubblico e la sua elevata professionalità, ma anche le scelte del suo repertorio estremamente vario e ricco.

In tale ampiezza di proposte un professore non fatica certo a scegliere soggetti pertinenti con quanto sta trattando in classe. Infine, ma non ultimo, va sottolineata la capacità di Christian Poggioni nel mettere a loro agio i suoi giovani spettatori che hanno l’opportunità di risolvere qualche dubbio, esprimere i loro pensieri sullo spettacolo e anche di mettere in atto piccole interviste all’attore stesso.

Prof.ssa Daniela Gini, docente di lettere, Liceo classico “A. Volta”, Como

Avvicinare gli studenti a testi della letteratura non è sempre operazione scontata. Ascoltare e osservare le parole che prendono forma attraverso il corpo e la voce di un attore è sicuramente una delle vie più efficaci per raggiungere gli adolescenti e i giovani.

La forza performativa della parola teatrale fa sí che davanti agli occhi (e alle menti) degli studenti trovino concretezza testi di Platone, Boccaccio, Manzoni, ma anche di anonimi soldati nella campagna di Russia o di giullari medievali o di giornalisti-scrittori come Kapuscinski o di pensatori provocatori come Eric-Emmanuel Schmitt (per citare gli autori di passi confluiti in Nostos, Tradimenti, Giullari, Apologia di Socrate…).

Christian riesce a dare attualità ai testi che interpreta, pur rispettandoli quasi filologicamente: coglie infatti il messaggio di umanità che è sempre valido a lo restituisce con il gesto, l’intonazione, lo sguardo. In questo modo le parole della tradizione trovano ancora da dire in modo immediato ai ragazzi, e la mediazione di spiegazione e interpretazione diventa un completamento dell’incontro diretto con un testo il cui significato, se non capito profondamente, sarà comunque già intuito e fatto proprio.

La proposta di teatro a scuola, nell’ambiente del quotidiano lavoro degli studenti, ha il vantaggio di essere vissuta non come un momento extrascolastico bensí come un’integrazione, come una delle possibili attività che la scuola può proporre.

La scelta della location chiede necessariamente che venga asciugato tutto l’apparato scenico; la mancanza di una struttura teatrale in senso classico non toglie nulla alla performance. Se bastano un attore e uno spettatore per avere teatro, secondo la lezione di Grotowski, Christian raggiunge l’obiettivo: la riduzione al minimo di quanto non siano parola e fisicità dell’attore si rivela un valore aggiunto, poiché “costringe” il pubblico a concentrarsi sulle parole, cosa non scontata per i ragazzi della società dell’immagine.

Nel momento conclusivo in cui l’attore-regista dialoga con il giovane pubblico, il teatro non è più visto come un mezzo strumentale alla presentazione dei testi, bensí si rivela come una delle forme di comunicazione tra le più coinvolgenti e affascinanti, come un’arte con le sue tecniche, con le sue esigenze, con i suoi codici. Una scoperta con cui volentieri gli studenti si confrontano al termine dello spettacolo.

Prof.ssa Alessia Romano, docente di italiano e latino, Liceo classico e scientifico “G. Leopardi”, Lecco

Christian e la sua compagnia sono stati ospiti da noi tre volte negli ultimi anni. I ragazzi hanno sempre colto il valore in più che uno spettacolo e una scenografia simbolica, come quella da cui Christian si fa accompagnare, possono conferire, rispetto alle parole e ragionamenti che in varia misura affollano le lezioni. Inoltre gli studenti hanno potuto conoscere e apprezzare il ‘lavoro’ fisico dell’attore.

Dal punto di vista di insegnante, sottolineo il valore sommativo piuttosto che analitico degli spettacoli, a seconda della tipologia scelta. Infatti il far ripercorrere passi già mossi o approfondire diversamente una parte del programma, potenzia l’efficacia delle lezioni quotidiane.

Infine, il prezzo e l’annullamento delle problematiche di trasporto, orari, possibilità, facilitano la partecipazione collettiva all’attività.

Aggiungo il merito di Christian di essere sperimentatore, molto versatile rispetto a necessità ma anche contenuti didattici.

Prof.ssa Claudia, docente di italiano e latino, Liceo scientifico “Paolo Carcano”, Como

Gli spettacoli di Christian Poggioni mi sono parsi molto ben costruiti e particolarmente adatti a un pubblico di studenti liceali, soprattutto per la stretta aderenza ai programmi scolastici e il rigore e lo scrupolo filologico nell’esecuzione dei testi letterari, a cui il valore aggiunto della lettura “attoriale” conferisce un sapore di assoluta novità rispetto alla più monocorde lezione frontale a cui si assiste normalmente a scuola: è come se il testo d’autore prendesse finalmente vita o ringiovanisse, rivelandosi inaspettatamente più attraente e interessante. Inoltre i ragazzi si sono sentiti particolarmente coinvolti grazie alla sua bravura istrionica e alle sue indubbie doti di “mattatore”. Anche la possibilità di dialogare, a spettacolo concluso, con Christian Poggioni in qualità non solo di esecutore ma anche di ideatore dello stesso è stata un’opportunità molto apprezzata dai miei studenti, incuriositi dalla professione, per loro insolita, dell’attore di teatro. Dunque sicuramente un’esperienza da ripetere in futuro.

Prof. Emilio Galli, docente di lettere, Istituto Statale di Istruzione Superiore "G.D. Romagnosi", Erba (Co)

Più volte ho invitato Christian Poggioni nella mia scuola a recitare per piccoli gruppi di studenti,sempre sia gli allievi che i colleghi sono stati entusiasti. Il contatto diretto con l’attore che recita in mezzo al gruppo crea sensazioni profonde negli studenti che ne parlano anche durante le lezioni successive. I testi letterari recitati prendono vita e acquistano una risonanza emotiva che va ben oltre la lettura in classe, come ad esempio per le novelle del Decameron. Gli oggetti scenografici contribuiscono ad evidenziare l’abilità dell’attore che coinvolge i ragazzi con un utilizzo del corpo e del linguaggio per loro inconsueto e per questo affascinante.

Prof.ssa Anna Di Matola, docente di lettere, prof.ssa Laura Moro, docente di inglese, istituto “J. Monnet”, Mariano Comense (Co)

La prima volta che ho visto Christian sul palcoscenico interpretando “Alla corte di un giullare”, sono rimasta letteralmente catturata dalla sua bravura e dalla sua energia positiva. L’anno scorso abbiamo scelto lo spettacolo “ShakespearÈs memories” a cui hanno partecipato 450 studenti. Il risultato è stato straordinario. L’allestimento è molto semplice, ma la miscellanea delle opere, la bravura e la professionalità di Christian e dei suoi colleghi attori hanno conquistato tutta la platea. Le parti recitate in lingua originale hanno suscitato un grande interesse dei colleghi di inglese, ritenendo lo spettacolo un valido ed efficace supporto interdisciplinare.

Il nostro istituto aderisce da sempre a spettacoli teatrali, ma la nota positiva e differente è che Christian il teatro lo porta a scuola snellendo la procedura per le uscite didattiche e inoltre, eliminando il costo del trasporto, gli studenti possono usufruire l’eventuale visione di un altro spettacolo.

Le rappresentazioni di Poggioni sono molto intense e coinvolgenti, infatti riesce ad avvicinare gli studenti più scettici e far percepire dal vivo le emozioni dei personaggi più rilevanti di opere letterarie trattate durante le lezioni. Il valore aggiunto avviene dopo lo spettacolo. La sua comunicatività e il suo interagire dialogicamente con il pubblico invoglia i ragazzi a porre domande in un’atmosfera magica e cooperativa poiché lui è così va dritto al cuore e sa catturare le emozioni di ciascuno.

Prof.ssa Elena Federici, docente di Lingua e Letteratura Italiana e Latina, Liceo scientifico “Donatelli Pascal”, Milano

Un vero e proprio spettacolo teatrale a scuola, quello proposto da Christian Poggioni, giovane, ma esperto attore. Ed in ciò il primo vantaggio e la prima magia: trasformare un’ anonima aula di Liceo in un vero palcoscenico, dove attori e pubblico (in tal caso studenti e docenti) giocano a pochi metri di distanza il loro ruolo, creando da subito un rapporto, non solo intellettuale, ma anche fisico di straordinaria sinergia.

Poi è il testo classico (nello specifico quello di alcuni canti dell’Inferno dantesco), recitato con passione da Christian, come se il personaggio o la situazione si materializzasse in quel momento sotto gli occhi dei presenti, a creare legami ulteriori ed a far cogliere a pieno significati forse solo intuiti o talora mai intesi in una lezione tradizionale. 

E qui la seconda magia: quelle terzine animate dall’espressione, dalla voce e dai gesti di chi le proferiva, coinvolgevano anche quei ragazzi un po’ distratti e pregiudizialmente critici rispetto a tutto ciò che attiene alla cultura tradizionale.

Insomma: un bel risultato di partecipazione.

D’altro canto i “grandi testi” d’autore, meritano d’essere letti e riletti da più punti di vista e con le tecniche più diverse, per essere meglio intesi, capiti e forse (ce lo auguriamo) col tempo anche amati.

Alla fine della performance, per i presenti c’è stato anche un momento interessante di dialogo con gli elementi della compagnia teatrale, per svelare i segreti del “dietro le quinte”, in una trasmissione diretta e sincera di pensieri, emozioni, esperienze diverse, per crescere nel confronto e nella libertà che solo la cultura può garantire.

Anche questo è possibile… rimanendo a scuola!

Prof.ssa Ornella Fumagalli, docente di lettere, Liceo linguistico e delle scienze umane “C. Porta”, Erba (Co)

Negli spettacoli di Christian Poggioni la forza del teatro che cattura, insegna e affascina si manifesta con una straordinaria ricchezza del linguaggio del corpo e della qualità espressiva della parola. Questo permette ai ragazzi di avvicinarsi, comprendere e gustare i testi, soprattutto quelli classici, che spesso rimangono lì, informi sulla pagina, anche quando noi insegnanti cerchiamo di trasmettere la loro bellezza. La sua drammaturgia, esercitata con professionalità e amore, offre un buon supporto alla nostra attività didattica.  Le sfumature emozionali, che sa trasmettere, sono realmente capaci di destare, coinvolgere e incidere profondamente chi ascolta.

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