Skip to main content

TO PLAY OR NOT TO PLAY

Strategie per potenziare la capacità di comunicare in pubblico

Chiamo uomo chi è padrone della sua lingua. La parola può tutto: spegnere la paura, alimentare la gioia, accrescere l’entusiasmo, convincere il tuo nemico

Gorgia

To play or not play è un workshop intensivo rivolto a manager, professionisti, docenti e chiunque intenda sviluppare le proprie potenzialità comunicative di fronte ad un pubblico.

Christian Poggioni, attore e regista professionista, grazie all’esperienza acquisita in anni di lavoro sia sul palcoscenico sia come formatore, guida i partecipanti a scoprire come rendere una performance (conferenza, colloquio, riunione, lezione, esame etc.) più brillante ed efficace.

Christian Poggioni è stato chiamato a condurre il workshop To play or not to play presso importanti realtà quali:

  • Gucci
  • Eufingest di Lugano
  • Legambiente
  • Università Statale di Trento
  • Università degli Studi dell’Insubria
  • Università Cattolica di Milano

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO

Il workshop si articola in sessioni teoriche, esercitazioni pratiche e simulazioni.

Può essere strutturato con un numero variabile di incontri e di ore complessive – tre/quattro incontri con cadenza settimanale, week end intensivi etc. – in funzione delle esigenze dei partecipanti e del tempo a disposizione.

OBIETTIVI E CONTENUTI

Cosa rende un oratore eccezionale: il contenuto del suo discorso? Il tono di voce? Il linguaggio del corpo?

Naturalmente l’insieme di questi fattori! Ma se i contenuti di un discorso sono nutriti da uno specifico percorso accademico e/o professionale, il linguaggio del corpo e il tono della voce vengono usati quasi sempre istintivamente, se non addirittura inconsciamente: ci si preoccupa soprattutto dei concetti da comunicare, trascurando i segnali che il corpo e la voce inviano costantemente a chi ci ascolta, influenzando a livello sottile la sua disponibilità e addirittura il suo stato d’animo.

Possiamo avere idee straordinarie, ma per raggiungere veramente l’altro, risuonare in profondità, suscitare interesse ed entusiasmo, è fondamentale sostenere il discorso con un uso consapevole del corpo e della voce: strumenti così potenti che se non usati a nostro favore possono al contrario deconcentrare l’ascoltatore, indebolire il messaggio o addirittura sostituirlo, perché ogni volta che perdiamo il controllo di quello che fa il nostro corpo e di come moduliamo la nostra voce, il pubblico – a livello conscio o inconscio – lo percepisce e ne è distratto.

Fondamentale è dunque saper leggere anche il linguaggio del corpo altrui – i destinatari delle nostre parole – nonché interpretarne il tono di voce, per reagire in modo adeguato ai segnali negativi (cali di attenzione, irrequietezza, diffidenza) e avvalersi di quelli positivi (curiosità, apertura, sorpresa). In questo modo un discorso può elevarsi da monologo a dialogo vivo, in cui oratore e pubblico si sintonizzano veramente grazie ad un ascolto reciproco. La retorica infatti, antica arte della persuasione, non si riduce alla capacità di trasmettere concetti. Essa è anche la chiave per suscitare empatia e coinvolgimento emotivo, condizioni indispensabili affinché l’impatto e le “ricadute” di un discorso siano positivi e duraturi.

PROGRAMMA

  • Linguaggio non verbale: gestualità, appoggio, uso dello sguardo, prossemica
  • Linguaggio paraverbale: ritmo, tono, tempo, volume, articolazione, dizione, fisiologia della voce
  • Relazione biunivoca tra emozioni, linguaggio del corpo e modulazione della voce
  • Tecniche di mirroring, ascolto e lettura dei segnali provenienti dal pubblico
  • Respirazione, tecniche di rilassamento, attivazione e concentrazione
  • Come allenare il potenziale comunicativo del corpo e della voce nella vita di tutti i giorni

REPERTORIO

CALENDARIO

CORSI